Il nostro stile di vita può essere un fattore determinante nella formazione della carie: ciò che mangiamo, come ci prendiamo cura dei nostri denti, la percentuale di fluoro presente nell'acqua che beviamo o nel dentifricio che usiamo, e infine fattori ereditari, determinano la tendenza dei nostri denti a cariarsi.
Nonostante i bambini siano più a rischio di carie, anche gli adulti possono soffrirne. Esistono differenti tipi di lesione cariosa, tra cui:
- Carie coronale: è la forma più comune e interessa sia gli adulti che i bambini; solitamente, la lesione si localizza sulla superficie masticatoria o tra i denti.
- Carie radicolare: con l'avanzare dell'età, le gengive si ritraggono, lasciando esposta parte della radice del dente; in tal modo, la porzione scoperta non è più protetta dallo smalto ed è più a rischio di sviluppare lesioni cariose.
- Carie ricorrenti: la carie può formarsi anche intorno a otturazioni e a capsule preesistenti; in queste zone, infatti, la placca tende ad accumularsi, aumentando il rischio di carie.
Gli adulti sono particolarmente soggetti a carie se soffrono di bocca secca (xerostomia), condizione determinata dalla riduzione o dall'assenza di flusso salivare. Il disturbo può essere causato da patologie specifiche, dall'assunzione di determinati farmaci, da terapie con radiazioni o chemioterapia, e può essere sia temporaneo (giorni o mesi) che permanente, a seconda della causa.
La carie è un problema serio: se non curata, distrugge il dente e i nervi in esso contenuti, portando all'ascesso (infezione dell'estremità della radice). L'ascesso può essere curato solo con una devitalizzazione (terapia canalare), un intervento chirurgico o l'estrazione del dente.